Biologia e Musica: una profonda connessione.

In questi ultimi anni ho voluto sperimentare di persona come la musica possa creare benefici importanti a livello fisico, mentale ed emozionale.

Ho ricevuto migliaia di riscontri da parte di persone sane e malate, giovani o anziane, dal momento della nascita di una nuova vita fino agli istanti che precedono la morte.

Ho sentito così il bisogno di portare la mia musica nei reparti degli ospedali e nelle scuole, nei centri di cura e di benessere e in situazioni in cui si potesse integrare con la medicina tradizionale, la psicologia, il rilassamento, il coaching, il massaggio o forme di cura più olistiche.

Sono così passato da un concerto per embrioni appena fecondati all’Institut Marquès di Barcellona, ai piccolissimi bambini prematuri del reparto di terapia intensiva del S. Raffaele di Milano. Dai ragazzi del Bambin Gesù di Roma, al reparto di Psichiatria di Biella. Dai malati di Parkinson fino ad arrivare alle donne guarite da tumore al seno all’ospedale Bellaria di Bologna.

Esperienze profonde, indimenticabili, che mi hanno ricordato quanto, nonostante le diversità, siamo tutti profondamente connessi da un disegno universale meraviglioso: la Vita.

Poter donare buone vibrazioni a tutte queste creature attraverso le mie composizioni genera in me immensa gratitudine e sento sempre di più quanto, in questa vita, l’unione tra biologia e musica sia la mia missione più profonda.

Il mondo della biologia mi ha sempre affascinato, donandomi un senso di profonda fiducia nella vita e nelle leggi che la governano. Per più di venti anni ho studiato e lavorato da biologo molecolare e cellulare e la musica è sempre stata una forma molto intima di rilassamento personale, confinata alle poche ore che precedevano il sonno.

Tutto questo fino a ché, per il mio quarantesimo compleanno, ho deciso di regalarmi il dono più bello della vita: ho raccolto i miei brani più cari in un CD. Non avrei mai potuto immaginare che queste composizioni potessero diffondersi spontaneamente in centri per il benessere e la salute, raggiungendo in una manciata di tempo migliaia di persone. In pochi mesi la mia musica ha assunto le applicazioni più varie e inimmaginabili per me: c’è chi la utilizza per rilassarsi la sera, per facilitare il sonno e abbassare i livelli di stress cronico; chi la fa ascoltare ai bimbi nei laboratori e nelle scuole per aumentare l’attenzione e la creatività; artisti che la ascoltano per creare nuove opere d’arte e aumentare la loro ispirazione creativa. Nasce così, nel 2013, Translational Music ©.

Se penso alla Translational Music vedo un mare di cellule sotto un cielo di musica. Una “immagine” in grado di tradurre le emozioni vissute a livello profondo, cellulare, su un piano più alto, quello della musica. Grazie alla risonanza, queste vibrazioni si diffondono in modo più veloce, universale e naturale fino a raggiungere altre cellule, altre persone, l’umanità intera, donando benessere e migliorando la cooperazione, riavvicinandoci alla nostra Anima.

La comunità scientifica sta riscoprendo quanto l’ambiente possa influenzare la nostra salute già durante la vita prenatale (Bruce Lipton 2005) e come l’ascolto della musica vada a modificare l’attività funzionale del nostro DNA (Kanduri 2015).

Il Dott. Peter Natanielsz scrive nel suo libro Life in the Womb (1999): “la qualità della vita nella pancia, la nostra casa provvisoria prima di nascere, programma la nostra suscettibilità a malattie vascolari, infarto, diabete, obesità e una miriade di altre patologie in età adulta”. In studi più recenti sono stati persino collegati alla vita prenatale e perinatale malattie croniche degli adulti che comprendono l’osteoporosi, disturbi del comportamento e psicosi (Gluckman e Hanson 2004).

È ormai evidente quanto durante la gravidanza si svolga una programmazione della salute dell’intera vita con un’importanza uguale se non maggiore a quella stabilita dai geni del nostro DNA (Natanielsz 1999); tale programmazione avviene mediante meccanismi epigenetici che sono influenzati dall’ambiente esterno, il quale in quel periodo è fortemente caratterizzato dai genitori.

L’ambiente regola la funzionalità dei nostri geni e lepigenetica (la scienza che studia la regolazione di ciò che c’è scritto nel nostro DNA) ci sta aiutando a capire nel dettaglio come la percezione di ciò che accade intorno a noi possa determinare salute e destino.

Durante il periodo di gestazione e addirittura a partire da qualche settimana prima del concepimento, la programmazione epigenetica dei figli è fortemente influenzata dai genitori, che rappresentano in quel momento gran parte dell’ambiente in cui il nascituro si sviluppa.

Pensando a queste considerazioni in chiave globale, possiamo affermare che il momento del concepimento e il periodo di vita prenatale sono i tasselli più importanti dell’intera evoluzione umana, in quanto rappresentano il substrato rispetto al quale si modella l’imminente esistenza terrena.

La musica è da sempre riconosciuta come uno strumento molto potente per ridurre lo stress: Translational Music è composta e suonata su strumenti acustici accordati a 432Hz. Questo le permette di risuonare in modo più efficace con le nostre cellule e favorire la sincronizzazione dei nostri emisferi celebrali, abbassando la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e respiratoria e potenziando il nostro sistema immunitario (Bruce Lipton 2013).

Poter comprendere al meglio questi meccanismi e metterli in pratica nel modo migliore è un potente strumento di consapevolezza ed evoluzione per il nostro pianeta, che possiamo rappresentare come un grande organismo di cui i nostri figli saranno le nuove cellule da cui dipenderà la futura salute globale.

In questi giorni sta per uscire il mio quarto album Love Seeds, semi d’amore, di cui sono innamorato perché, tra le varie sincronicità che mi hanno accompagnato nella sua realizzazione, ho avuto a disposizione tutti gli strumenti migliori per trasmettere le mie vibrazioni che hanno come denominatore comune la vibrazione più bella che esista sulla terra: l’amore.

Ho composto questo disco con l’idea di creare tredici “raggi d’amore” e lasciare che si diffondano nel mondo per creare opportunità di crescita, trasformazione, collaborazione e gioia di vivere.

L’obiettivo della mia musica è quello di aiutare bambini e adulti a riavvicinarsi alla propria natura più intima che è fatta di comunicazione, di riconoscimento e accettazione delle diversità, di scambio, di cooperazione: l’osservazione delle cellule ci insegna proprio questo e questi brani nascono per coadiuvare l’ascoltatore in questo percorso di “riscoperta” di Sé.

Ad accompagnare Emiliano Toso al pianoforte Steinway B 211, l’inseparabile violoncellista Lorena Borsetti, che ha collaborato anche ai due precedenti dischi di Translational Music, la violinista Nataliya Nykolayishyn, (diplomata in Ucraina e laureata in Italia) e il contrabbassista Alessio De Paoli.


Scrittore: EMILIANO TOSO, Biologo Cellulare e Musicista Compositore a 432Hz

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