
Ora ti rispondo subito: il principale tampone è rappresentato dai bicarbonati, presenti in tutti i liquidi organici e in grado di attivarsi in frazioni di secondo. Quando però occorre un intervento di regolazione più massiccia entrano in gioco due sistemi: il polmone, che consente in un paio d’ore di smaltire il 70% degli ioni idrogeno eliminandoli sotto forma di anidride carbonica, e il rene, efficace al 100% ma molto più lento.
L’acidosi metabolica subentra quando i suddetti meccanismi di compenso perdono efficacia e viene distinta in due forme: grave se si accompagna a una riduzione del pH del sangue e di conseguenza a malattie degenerative, autoimmuni o neoplastiche; latente-persistente, più lieve e subdola, se il pH del sangue registra soltanto un lieve calo.
Fino a quando il sistema di regolazione possiede minerali alcalinizzanti, vitamine, antiossidanti per tamponare lo scompenso ed eliminare gli acidi prodotti dal metabolismo cellulare l’organismo si mantiene in salute. Quando i sistemi tampone sono compromessi possono invece manifestarsi svariati sintomi tra cui cefalea, confusione mentale, sonnolenza, insonnia, tachicardia, tosse, difficoltà a respirare, asma, nausea, vomito, crampi e dolori muscolari. I danni dell’acidosi cominciano dalla cellula e si estendono a macchia d’olio al di fuori di essa, coinvolgendo molteplici componenti e strutture (per esempio vasi capillari, fibre nervose sistema immunitario) inclusa la stessa sostanza (o matrice) intercellulare, determinandone una modificazione chimica per cui vengono da essa trattenute le sostanze di rifiuto e si innesca una reazione infiammatoria.
Si recuperano i bicarbonati? Quando i bicarbonati si esauriscono il rene li recupera dai muscoli, il che spiega l’insorgenza di crampi. Una volta consumata anche questa fonte, per evitare di danneggiare il cuore, il rene “preleva” i bicarbonati dal tessuto osseo, che va così incontro a demineralizzazione e quindi indebolimento (osteoporosi): una riduzione del pH di solo 0,1 è sufficiente a far raddoppiare la velocità del riassorbimento osseo, per contrastare il quale latte e formaggio, da soli, non servono in quanto non contengono vitamina D, indispensabile a fissare il calcio. Nell’uomo la presenza di osteoporosi è sempre da considerare un segno di malattie importanti o la conseguenza di particolari terapie che comportano decalcificazione ossea.
Come si può contrastare e prevenire l’acidosi? La dieta rappresenta senz’altro il fattore più importante per intervenire nell’equilibro acido/base, oltre ai bicarbonati e ai citrati. Un organismo sano e non affaticato è normalmente in grado di trasformare gli acidi naturali di molti alimenti crudi (per esempio aranci, pompelmi, pomodori, frutti aciduli) in carbonati alcalini, che sono basici e utili all’economia dell’organismo. Quando invece l’individuo è stanco o stressato l’energia nervosa necessaria a una completa digestione e assimilazione non è sufficiente, cosicché l’organismo non è in grado di operare le dovute trasformazioni e gli acidi degli alimenti entrano nella circolazione sanguigna, riducendo il pH. Anche la flora batterica intestinale (in particolare i lattobacilli) svolge un ruolo fondamentale, in quanto estrae e utilizza l’acido lattico. L’acidosi metabolica può essere prevenuta aumentando il consumo di alimenti alcalinizzanti, come quelli ricchi in fitoestrogeni (semi di lino, soia, cereali integrali, legumi, cavoli, frutti di bosco, noci, alghe) e fibre (frutta, verdura), riducendo quello degli alimenti acidi e acidificanti (carne, formaggi, salumi, dolci) nonché mantenendo un regime dietetico variato e uno stile di vita non sedentario (di particolare utilità, per esempio, è un’ora di camminata a passo lento dopo cena per favorire l’eliminazione dell’anidride carbonica).
È possibile integrare? L’efficacia della dieta può essere potenziata con l’impiego di un opportuno integratore alimentare alcalinizzante, Alkimo®, a base di bicarbonato di sodio e di potassio, calcio carbonato, magnesio idrossido, sodio citrato e zinco gluconato. Formulato in compresse e polvere appositamente per favorire la regolazione dell’equilibrio acido/base, neutralizza le scorie acide in eccesso e ne previene l’accumulo, apportando vari benefici: aiuta a ripristinare le riserve minerali dell’organismo; contrasta le manifestazioni infiammatorie e allergiche di tipo cronico, iperacidità, bruciore di stomaco e affezioni muscolari, articolari e reumatiche; facilita la concentrazione e aumenta la resistenza allo stress. L’assunzione deve avvenire due ore dopo pranzo e due ore dopo cena.
Scrittore: Dottor Di Fede.
