
Finalmente è arrivata la primavera! Riposti i piumini nell’armadio e tirate fuori le giacche leggere, è giunto il momento di pulire la pelle. E per farlo non basta togliere i maglioni pesanti e indossarne di più leggeri.
In primavera l’ideale è lavorare sui liquidi: reni e circolazione, così da lasciare andare tutto ciò che la stagione fredda ci fa trattenere per aiutarci a sopportare il gelo. Quindi equiseto, ortica e betulla saranno un ottimo sostegno di una pulizia che partirà dall’interno del nostro organismo. I reni, che non si sono riposati durante il periodo dell’anno appena trascorso, ci ringrazieranno.
La pelle poi, alla fine dell’inverno, appare secca, disidratata e ispessita, non solo dagli agenti atmosferici, ma anche dai cosmetici che ci hanno protetto dal freddo e ora con il caldo diventano eccessivamente nutrienti e pesanti.
Occorre, quindi, rimuovere le impurità ed elasticizzare la pelle con prodotti naturali per renderla più compatta e luminosa e prepararla all’arrivo del sole.
Per farlo basterà effettuare una delicata esfoliazione, sostituendo la nostra spugna per il bagno e per la detersione del viso con una spugna esfoliante, o sfregando fino a un leggero rossore con un telo di cotone inumidito. Eseguire questa azione due volte la settimana ci farà sentire subito rigenerati.
Si ottengono ottimi benefici anche eseguendo scrub termali con il sale marino sottilissimo e un olio mirato alle nostre esigenze: la proprietà levigante del sale favorirà il rinnovamento epidermico, stimolerà l‘ossigenazione cellulare e restituirà alla pelle un aspetto più giovane, tonico ed elastico.
Molto utile, piacevolissimo e ideale per il cambio di stagione è anche il trattamento Ubatan, che prevede l’utilizzo durante il massaggio di farine di legumi e cereali, perfetto per purificare il corpo e rendere la pelle luminosa e morbida… come dicono gli orientali: la pelle della luna. Si tratta di una pratica semplice e salutare che veniva eseguita sugli sposi dagli amici e parenti come preparazione al matrimonio. Le farine che si utilizzano, mescolate con erbe, latte e yogurt, se applicate sul corpo con una particolare tecnica di massaggio, hanno il potere di riequilibrare i dosha, ovvero i principi che danno origine alla struttura metabolica dell’uomo: pitta (fuoco), kapha (acqua e terra) e vata (aria-spazio), dalla cui combinazione nasce la formazione dell’universo e la costituzione di ciascun individuo. La parola “dosha” deriva dalla radice “dushanat” che significa “disequilibrio”: senza disequilibrio non si vive, ma se portato all’eccesso provoca malattia.
Questo trattamento migliora anche la circolazione linfatica e sanguigna: milioni di pori vengono puliti e riaperti permettendo alla pelle, l’organo più ampio che possediamo, di eliminare gli scarti metabolici. È un peeling naturale ma anche un massaggio profondo dalle proprietà nutritive e rinvigorenti. Dona bellezza e grazia che, secondo l’ayurveda, sono il riflesso del benessere, di un corpo in salute e di una mente serena. Vi prepara inoltre a ricevere il sole e crea un abbronzatura più omogenea.
L’Ubatan può essere praticato anche a casa, in un ambiente caldo, in modo che le farine applicate abbondantemente si asciughino e vengano poi tenute sul corpo fino ad un leggero rossore, oppure massaggiate come palline morbide, fino a ottenere un effetto scrub sulla pelle. Ad esempio, una maschera di questo tipo con ceci o olio di sesamo va ad armonizzare i dosha creando armonia e buona salute.
Per provare, ecco i segreti dell’impasto – le dosi sono indicative, in quanto variano a seconda che si decida di applicarlo solo sul viso o su tutto il corpo: 2 parti di yogurt (naturale senza zucchero), 1 parte di farina di ceci, ½ parte di olio di sesamo, una punta di cucchiaino di curcuma. Gli ingredienti vanno amalgamati fino a ottenere, come consistenza, una sorta di crema pasticciera. Ricavata la maschera, spalmare generosamente evitando contorno occhi e bocca. Lasciarla asciugare finché non si avverte il viso leggermente tirare. A quel punto, iniziare a massaggiare in senso circolare, esercitando una leggera pressione. La maschera comincerà a formare leggeri pallini che asporteranno la pelle morta, l’unto e lo sporco invernale. Sciacquare con acqua tiepida.
Dopo l’Ubatan si avvertirà la pelle incredibilmente pulita, nutrita e apparirà più luminosa. È possibile farlo anche sul corpo, dopo aver scaldato l’ambiente, ma da sole risulterà scomodo e andrebbe eseguito nella vasca da bagno, in modo da potersi rilassare mentre asciuga.
Curare il corpo è come meditare: nel farlo restate nell’attenzione, entrate nel qui e ora, siate presenti solo al Vostro corpo; ascoltate cos’ha da dirvi e dialogate con lui… riflettendo la primavera che è intorno a Voi.
Scrittrice: ILEANA CONTI, Consulente in Bio discipline, Operatrice in Sensibilizzazione Emozionale, Operatrice di massaggi e tecniche Ayurvediche
