
È cosa nota che per più del 70% siamo costituiti di acqua. Se questa viene a mancare, il processo d’invecchiamento precoce delle cellule aumenta, gli organi si affaticano e non riescono ad assolvere in pieno le loro funzioni fisiologiche, andando a disturbare il delicato e perfetto equilibrio interiore di tutti i nostri processi: assimilazione dei principi nutritivi, eliminazione delle tossine, giusto apporto di sangue e ossigeno ai tessuti. Si amplia così la possibilità che il nostro corpo vada incontro a disturbi che, sulla lunga distanza, possono diventare cronici.
Se non beviamo, naturalmente andiamo incontro a un processo di disidratazione che ci predispone a situazioni di squilibrio psico-fisico per cui i nostri organi interni sono costretti a un eccesso di lavoro. Questo li affatica e indebolisce, dando vita a una sintomatologia piuttosto disturbante: stipsi, crampi, secchezza delle mucose, diminuzione della massa muscolare, affaticamento costante, ripercussioni sull’ipotalamo (parte del cervello preposta alla regolazione termica del corpo e della nostra risposta agli stimoli esterni, più o meno stressanti), difficoltà di concentrazione e memoria. Nei casi più estremi si può arrivare fino alla morte della cellula stessa.
Spesso lo stimolo della sete è scambiato per fame: già questo è un segnale che il nostro corpo non è sufficientemente nutrito d’acqua. Inoltre l’organismo è costantemente esposto a un normale processo di perdita d’acqua, attraverso la sudorazione e l’evaporazione di liquidi attraverso la pelle, anche in inverno quando con il freddo è facile dimenticarsi di bere. Sembra quindi strano, ma in questa stagione rischiamo più frequentemente la disidratazione.
Capiamo allora perché sia così importante bere, non solo in termini di quantità, ma soprattutto dal punto di vista di QUALITÀ dell’acqua.
Acqua alcalina ionizzata e idratazione profonda.
Spesso sentiamo dire che la dose minima di acqua che dovremmo consumare si aggira sui 2 litri al giorno. Questo però non basta per assicurare al corpo un processo di idratazione che lo aiuti nelle sue funzioni fisiologiche base: l’acqua che beviamo deve essere “libera”, cioè purificata da additivi, disinfettanti, metalli pesanti, veleni e sostanze chimiche aggiunte che certamente la preservano dalla possibilità di sviluppo dei batteri, ma che al contempo sono dannosissimi per l’uomo.
Deve essere altresì in grado di apportare ossigeno e nutrienti agli organi interni, eliminare le tossine e i rifiuti metabolici, garantire una circolazione sanguigna corretta, penetrare in profondità le cellule affinché si rigenerino e non vadano incontro ad un processo di ossidazione e invecchiamento precoce, che si rifletterebbe sulla nostra salute e aspetto esteriore. A tutt’oggi l’acqua alcalina ionizzata è la via più efficace per garantirci queste caratteristiche.
Stesso discorso vale anche per la pelle, organo preposto alla difesa dell’organismo dagli “attacchi” esterni (inquinamento, eccessiva esposizione ai raggi solari, stimoli fisici ed emotivi eccessivi), il primo che visibilmente ci fa accorgere del nostro livello di disidratazione. Anche la pelle quindi ha logicamente bisogno di un’acqua di qualità tale da mantenere le sue caratteristiche funzionali ed estetiche.
La pelle è formata da 3 strati:
- L’epidermide, lo strato più superficiale e visibile, prima barrire difensiva del corpo.
- Il derma,l’unica parte vascolarizzata, che apporta attraverso la circolazione sanguigna tutti i nutrienti necessari, fra cui l’ossigeno, all’epidermide, ed è responsabile dell’idratazione della stessa.
- L’ipoderma, lo strato più profondo formato principalmente da grassi.
Purtroppo l’acqua che beviamo tutti i giorni non è in grado di penetrare a fondo le cellule: la sua struttura è costituita da un insieme di tante gocce che formano una massa troppo grande, non in grado quindi di penetrare il nucleo cellulare. Attraverso uno strumento chiamato ionizzatore però possiamo suddividere questa massa di gocce, rendendola più piccola di dimensioni e capace quindi di raggiungere il nucleo cellulare e rigenerarlo letteralmente, ripristinando le sue funzioni e rallentandone il processo d’invecchiamento. La pelle immediatamente torna ad essere più luminosa, compatta, liscia e soprattutto rinforzata, maggiormente capace di fungere da barriera protettiva dell’intero corpo umano.
L’acqua alcalina, è dimostrato, reidrata 7 volte di più rispetto alla normale acqua di rubinetto o bottiglia e porta con sé il vantaggio di essere purificata dalle sostanze chimiche aggiunte. È quindi simile all’acqua di sorgente incontaminata, “viva”, “libera”, capace di ossigenarci, ripulire l’organismo dalle scorie acide, re-idratarci in maniera corretta. Abbassando il livello di acidità del corpo e innalzando il tasso di alcalinità, condizione indispensabile per evitare l’insorgere di squilibri organici, aiuta inoltre a prevenire disturbi fisici.
Se la salute passa anche dallo stato d’animo e dal rapporto che abbiamo col nostro corpo, ricordiamo la capacità dell’acqua alcalina di esercitare un effetto sorprendente sul problema della Ritenzione Idrica, ovvero dell’acqua che non riusciamo a espellere a causa delle tossine presenti nel corpo, e che ci gonfia: scoraggia l’insorgere del doloroso e spesso antiestetico stato d’infiammazione che generalmente chiamiamo Cellulite.
Scrittore: PAOLO SALVIOLI MARIANI, Operatore tecnico olistico, vice-presidente associazione di promozione sociale “Obiettivo Salute”
