“Prendersi cura” Roberta intervista il compositore e biologo molecolare Emiliano Toso.

"Prendersi cura" Roberta intervista il compositore e biologo molecolare Emiliano Toso.

Era settembre del 2016, quella serata ha dato un senso a tutto quanto studiato negli anni precedenti. durante un concerto ho fatto esperienza diretta di come la Transational Music di Emiliano Toso vibri e risuoni con noi e con l’universo, creando equilibrio, armonia e benessere.

Quando ho ascoltato quelle note che mutavano l’energia della sala generando pace e serenità, ho sentito avvenire dentro di me un cambiamento autentico.

Grazie alla sua musica, alla sua cultura di ricercatore e biologo ho capito l’importanza del movimento magico e intelligente di una cellula immersa nell’acqua in equilibro e armonia… pertanto possiamo affermare che noi siamo Armonia .

Esistono studi scientifici che lo attestano. Esistono musiche in grado di modificare le nostre vibrazioni e allo stesso tempo esistono musiche curative, che fanno bene al nostro organismo, come la musica a 432 Hz.

Pensaci, ognuno di noi è fatto di materia la materia è energia, tutto ciò che risuona o non risuona con noi avrà un impatto.

I 432 Hz non li percepiamo con l’udito ma ad un livello più profondo agiscono e cambiano i processi all’interno del nostro organismo.

Cosa accade quando ascoltiamo musica in 432 Hz?

Il corpo si riposa, si ripara, elimina le tossine e le tensioni, il sistema immunitario si rinforza e le emozioni si calmano.

Questo accade perché il sistema nervoso libera sostanze conosciute come endorfine, le stesse sostanze che liberiamo per calmare il dolore, dopo un allenamento… è una musica che SI PRENDE CURA DI NOI.

Ho chiesto ad Emiliano Toso, compositore a 432Hz di raccontarcela in un’intervista

BUONA LETTURA.

  • Partiamo da una domanda semplice ma efficace: chi è Emiliano Toso oggi?

Negli ultimi otto anni la mia vita ha vissuto un periodo di grande accelerazione, sono in continuo movimento, sono in continuo divenire.

Vivo quotidianamente una danza di opportunità, di imprevisti e di situazioni nuove che accentuano la mia innata curiosità. Mi sento come se mi trovassi in un bosco di sera, senza sapere mai cosa o chi incontrerò dopo la prossima curva.

Abbandonando le paure e affidandomi all’intelligenza che mi muove, ma anche ascoltando la strada da seguire, vivendo le persone con cui interagisco ed entro in contatto, creo cose che sentono possano far bene a me, alla gente ed essere in armonia con la natura.

Quando mi accorgo che una determinata scelta o situazione è in armonia con la mia natura, ma anche con la natura del momento storico che stiamo vivendo, con l’evoluzione del mondo… allora sento che quella è la strada da seguire. A volte sono strade ancora selvatiche, mai calpestate da nessuno, ma quando sento la spinta dell’universo… vado come un treno.

  • In un’intervista hai detto che c’è stato un click che ti ha spinto a produrre musica in 432hz. Cosa o chi ti ha fatto fare questo click e perché?

A farmi fare il click per produrre musica in 432hz è stato il musicista toscano Fabio Botaini, che un giorno, in maniera piuttosto diretta, mi ha detto di provarla… io all’epoca non sapevo ancora di cosa si trattasse ma lui insistette molto, quindi andai dal mio accordatore e gli chiesi di trasformare il mio pianoforte.

Un lavorone che durò diversi giorni e che non subito accettò di buon grado.

Ma quando ho ricevuto il pianoforte, mi ci sono seduto per la prima volta, prima ancora di iniziare a suonare sentivo già che si era… UMANIZZATO.

Ho iniziato a suonarlo e ho vissuto la sua umanizzazione, lo sentivo più caldo, più morbido, più simile a me. Non era più solo uno strumento, un oggetto, era un essere vivente. Dopo averlo suonato e vissuto ho iniziato a documentarmi a riguardo, scoprendo che dal punto di vista delle emozioni e della vita dell’uomo questa musica ha delle basi importanti, fondamentali per chi vuole lavorare su di sé per la propria salute e concentrazione.

Ed ecco che la musica cambia significato. Non è più attrazione, divertimento ed esibizione, ma è vita, armonia, bellezza, benessere.

  • Quando parli del momento in cui produci musica, racconti di immaginare un foglio bianco su cui puoi utilizzare tutti i colori della terra per poterci disegnare… per chi “disegni la tua musica”?

Ho sempre provato una grande sensazione di libertà nel poter esprimere la mia creatività attraverso la musica. Questo perché non ho mai rispettato nessuna regola, nessuno stile, nessun giudizio.

La mia musica nasce dalla voglia di chiudermi in me stesso, isolarmi da condizionamenti e giudizi, pensare che È UNA COSA CHE FACCIO PER ME, per sentire la bellezza semplice, intima, fragile e per tanti anni… evanescente, perché non ho iniziato subito a metterla per iscritto. Suonavo per esprimermi, pensando ad un foglio bianco, grande come il mondo, con tutti i colori della terra, per poterci colorare sopra tutto quello che voglio senza nessun tipo di stile o di regola.

Solo dopo mi è nato il desiderio di scrivere, perché avevo voglia di riascoltare la musica che producevo, potermela godere senza essere impegnato a suonarla, volevo scoprire la prospettiva di chi l’ascolta e si rilassa vivendola.

E in quel momento ho scoperto uno dei più grandi doni che mi ha fatto la vita. Ho scoperto che condividere questa musica produceva benefici alle persone attorno a me.Per questo ho scelto di condividerla, perché fa bene prima a me che la suono e poi alle persone che l’ascoltano.

  • Hai detto più volte che la Translational music è il tuo modo di amare, la musica quotidianamente lascia emozioni, racconta storie e stati d’animo, se la tua musica è il tuo modo d’amare, cosa vuoi che lasci nelle persone?

Si, sento che la musica è il mio modo di amare. In modo leggero, puro, diffuso e incondizionato, quindi senza aspettative.

Non mi piace pensare di dovermi aspettare qualcosa dalle persone che ricevono la musica. Non ho mai pensato che facesse bene e che lasci qualcosa. Sono contento che questo accada, che lasci benessere, che aiuti a far addormentare, che accompagni gli ospedali nei processi di guarigione… per me tutto questo è molto bello…. Ma la cosa che mi fa più piacere è poterla condividere in modo libero, creando un dono per me e per le persone. Mi piace condividere in modo diffuso, senza inseguire le persone, mi piace portarla nel mondo che arriva alle persone.

  • “Translational music: un mare di cellule sotto un cielo di musica”, come la tua musica ha effetto sulla gente, sui corpi e sulle menti?

Gli effetti sono i più vari. Tu, Roberta, hai partecipato e continui a partecipare agli Operatori del Bellessere di Traslational Music, gruppi di persone che la utilizzano in campo educativo, ospedaliero, assistenziale, sanitario, chirurgico mentre operano le persone, psicologico, delle emozioni, agricolo degli animali, degli allevamenti, quest’anno farò un concerto per i cavalli e per gli asinelli.

Sono centri che stanno utilizzando la mia musica già da diversi anni e vedono come l’interazione con l’uomo da parte degli animali sia più semplice con la musica.

L’hanno utilizzata in una casa di riposo per malati con Alzheimer. Mi raccontano che nei momenti più difficili dell’interazione con le persone, dove c’è un po’ di blocco, è come se la musica ti prendesse per mano e ti accompagnasse dolcemente verso qualcosa che personale malate o con forte stress non riescono a raggiungere.

Ti accompagna in una danza in modo leggero e amichevole.

Mi piace ascoltare questi riscontri e ho scoperto che uno dei momenti in cui viene utilizzata maggiormente è nei primi momenti di vita. Quando nascono i bambini i germogli, quando nasce qualcosa che ha bisogno di ricordare l’armonia, la sintonizzazione con l’universo.

  • Siamo ad un passo dal tuo primo libro e da un grande evento che lo precede “Siamo armonia”, cosa significa amornia per te e come la ricerchi e la riproduci quotidianamente nella tua vita?

Si, sta uscendo il mio primo libro che si intitolerà “in armonia” una parola che sento molto forte dentro di me. Ed è stata anche una delle prime parole che Bruce Lipton ha utilizzato parlando della mia musica, nei primi concerti che ho fatto durante le sue conferenze.

La scienza lo sta sempre più testimoniando soprattutto in questi ultimi anni, ricordandosi che siamo fatti di bellezza e di armonia, che la bellezza è verità.

E questa è una conoscenza antica, che proviene dai tempi di Pitagora, che riconosceva come rapporti armonici i rapporti matematici ben definiti.

Gli accordi, per esempio, che creiamo sono armonici quando rispettano determinati rapporti matematici.

E questo Pitagora lo studiava già 2000 anni fa.

L’uomo ha sempre sentito che ciò che bello, armonico è anche vero e i rapporti armonici nel nostro corpo, tra le nostre cellule, tra i nostri organi nelle loro funzionalità, sono ben definiti nella musica.

  • All’inizio ti ho chiesto chi è Emiliano Toso oggi, come ti definisci… voglio chiudere chiedendoti chi sarà Emiliano Toso domani, cos’altro hai in progetto, cosa ti piacerebbe realizzare, chi ti piacerebbe diventare.

Sarà sempre Emiliano.

Non sarà un dottore, professore, è stato entrambi, non sarà maestro, non sarà famoso… sarà l’Emiliano che ti abbraccia alla fine del concerto, con cui si potrà ridere, piangere, scherzare, inventare e si può incuriositi come bambini, scoprire insieme quanto siamo meravigliosi, e quanto la comunità di cellule che viviamo e che suonano dentro di noi ci possano far gustare, con i nostri senti, questa esperienza magnifica che è la vita.

  • Il metodo Relisìr fonda le sue basi sulla tua musica, prodotti formulati con lei, ogni giorno riprodotta in salone, cosa, all’inizio della vostra collaborazione, ti ha fatto pensare:
    “Voglio essere al fianco di Roberta durante questa magnifica evoluzione?”

Il fatto di produrre formulati chimici, anche organici con la musica… penso sia stata un’idea innovativa, fatta soprattutto di consapevolezza che le molecole del nostro corpo vivono e vibrano nella musica.

La musica influenza e agisce sulle nostre cellule, così come influenza e agisce sui prodotti che ha formulato Roberta. Ed è molto interessante lavorare tenendo bene a mente questo, è interessante sia per le persone che lavorano con questi prodotti, che con le persone che li ricevono.

Siamo abituati a vedere saloni che si prendono cura della bellezza delle persone, ma Roberta, con il suo metodo, con i prodotti formulati con questa musica, fa qualcosa di diverso: SI PRENDE CURA DELLA PERSONA A 360°. Ormai si fa tutto in massa, per interesse, guardando ai numeri. Si parla di riumanizzare ospedali e scuole… essere al fianco di Roberta mentre si PRENDE CURA delle Persone è fantastico.

Perché è proprio questo che ci accomuna, creiamo benessere, armonia, bellezza e musica per esigenza personale e la condividiamo col mondo per potercene prendere cura.

Ti è piaciuto il post? Condividi!