
Finalmente le giornate si allungano, la temperatura inizia ad essere più mite e piacevole… arriva la primavera!
Nonostante tutto, però, sono tanti quelli che, durante il periodo del cambio di stagione, faticano a risvegliarsi e mostrano vari sintomi accomunati dal termine “mal di primavera”.
A questo “male” (che è solo una condizione temporanea e non una malattia!) non sfuggono gli animali e nemmeno certe piante: si tratta di una semplice crisi di passaggio di stagione, ma può dare filo da torcere.
Con l’arrivo della primavera molti di noi percepiscono un maggior senso di stanchezza, difficoltà a sostenere i ritmi della giornata, apatia, ma anche difficoltà di concentrazione, mal di testa, problemi digestivi, spesso insonnia, irritabilità e sbalzi di umore.
La stagione fredda è praticamente finita e le ore di luce aumentano, la temperatura sale e arriva anche l’ora legale, che ci scombussola ulteriormente.
Questi cambiamenti sono fonte di stress per l’organismo perché ci portano a modificare molto i ritmi giorno/notte: stiamo più ore svegli, camminiamo di più, ceniamo più tardi, studiamo sodo…
In inverno, con le giornate più corte e la minor possibilità di esporci alla luce solare, l’organismo produce più Melatonina (il cosiddetto ormone del sonno), che stimola il letargo negli animali e favorisce nell’uomo l’accumulo di grasso.
In primavera, con l’aumento della luce, viene invece prodotta più Serotonina (l’ormone della felicità), che influisce su psiche e fisico, agevolando le variazioni comportamentali e alimentari.
L’aumento di serotonina stimola il sistema nervoso autonomo, che alza il metabolismo basale facendoci consumare più calorie.
Il nostro orologio interno però è ancora sintonizzato con le condizioni di luce e temperature invernali, quindi bisogna dargli il giusto tempo per trovare il nuovo equilibrio.
Per alcuni è una settimana, per altri tre.
Ma soprattutto, a tavola è fondamentale modificare l’alimentazione per dar modo all’organismo di uscire al meglio dal letargo invernale.
In inverno infatti tendiamo a mangiare cibi più ricchi e calorici e passiamo più tempo in ambienti chiusi, così le tossine e l’acidità si accumulano più facilmente.
Il fegato ne risulta appesantito, ma ce ne accorgiamo solo alla resa dei conti: con l’arrivo della primavera spesso si riacutizzano preesistenti gastriti, coliti e allergie.
È quindi arrivato il momento di alleggerirsi, disintossicarsi.
Vediamo qualche consiglio pratico:
- Ridurre (non necessariamente eliminare!) le proteine animali, che hanno soddisfatto le nostre esigenze caloriche in inverno;
- Consumare formaggi preferendo quelli freschi e possibilmente bio, ottenuti da latte intero di vacche al pascolo, la cui produzione di vitamina D è stimolata dal sole e si ritrova nel latte;
- Adottare una dieta ricca di cereali integrali e legumi, verdura e frutta di stagione;
- Stare il più possibile all’aperto: la luce solare ci fa produrre più vitamina D e ci fa assorbire meglio il calcio;
- Inserire nella dieta erbe selvatiche come ortiche, tarassaco, crescione, germogli di ogni tipo, aglio fresco (più dolce e delicato di quello secco), ravanelli e peperoncino, tutti alimenti ricchi di vitamina C, utili a stimolare le difese immunitarie, e di principi attivi ad azione depurativa e disintossicante;
- Assumere alimenti ricchi di vitamina A, che protegge la nostra pelle dal fumo e dall’inquinamento, cui saremo più esposti stando di più all’aperto e ci aiuta a ringiovanire dall’interno: carote, pomodori, zucca, indivia, lenticchie;
- Assumere alimenti ricchi di vitamina E, potentissimo antiossidante che coadiuva il mantenimento dei normali livelli di colesterolo e trigliceridi: verdure a foglia verde, germe di grano, frutta secca;
- Attenzione ai condimenti: l’olio di oliva extravergine è perfetto, a patto che non si esageri perché è comunque molto calorico. Possiamo utilizzare l’olio spray, oppure creare condimenti gustosi, ad esempio mescolando un cucchiaio di olio, uno di aceto e delle acciughe o capperi sminuzzati; in alternativa, due cucchiai di succo di pompelmo rosa e un cucchiaio di olio; terza opzione, una salsa con yogurt magro e senape per un mix molto saporito ma con zero grassi;
- Ultimo ma forse primo consiglio: bere molto, almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno, per mantenere giovani le cellule ed eliminare le scorie accumulate durante i mesi invernali; se non sentiamo molto lo stimolo della sete possiamo aiutarci preparando acque aromatiche, più saporite della sola acqua, senza zuccheri aggiunti, senza calorie ma con tante vitamine e minerali. Aggiungiamo all’acqua alcune foglie di menta, fragole tagliate a pezzetti, bucce di lime o di pompelmo rosa, le verdure aromatiche che più ci piacciono e lasciamo in infusione in frigorifero per un paio d’ore prima di bere; se possibile prepariamole sotto vuoto: l’osmosi ne estrarrà tutti i nutrienti, arricchendo di sapore e benessere la nostra bevanda.
Un’indicazione che spesso non viene espressa è quella di mettersi tavola con più regolarità possibile: cerchiamo di rispettare gli orari, evitando di piluccare nell’arco della giornata, in modo da dedicare al pasto tutto il tempo che merita, per rimettere in sesto stomaco e intestino, messi “sottosopra” dai cambiamenti climatici che modificano la flora batterica e “sfasano” il nostro orologio biologico.
Ricordiamoci sempre che l’intestino è il nostro secondo cervello: prendiamoci cura della microflora assumendo probiotici, come nel caso dello yogurt, possibilmente uniti a buoni prebiotici, ad esempio l’inulina, fibra solubile estratta da cicoria, carciofi e topinambur, che nutre i batteri buoni aiutandone la proliferazione.
Buona primavera a tutti!
Scrittrice: FABIANA CARELLA, Dr.ssa in Scienze dell’Alimentazione e Gastronomia Specialista in Nutrizione Culinaria
