Quanta acqua bere per stare bene: l’appetito vien mangiando e la salute vien bevendo!

Il mio precedente articolo titolava “Alla riscoperta dell’acqua”. Per proseguire, poniamoci questa domanda: “Ok, l’acqua è essenziale per la vita, ma quanta acqua bere per stare bene?”.

Si è detto infatti che mantenere l’idratazione è importante per le prestazioni fisiche e mentali, e che il contenuto di acqua del corpo diminuisce con l’età, effetto dovuto anche ad un eccessivo carico tossico che blocca alcuni neurotrasmettitori deputati agli stimoli di sete e fame. Anche se si può stare fino a 50 giorni senza mangiare, senza bere si sopravvive solo pochi giorni, anche in un clima fresco.

Bere acqua fa parte del nostro sapersi alimentare.

L’acqua prodotta con il metabolismo dei cibi (circa 350 ml/giorno) non è sufficiente a coprire il nostro reale fabbisogno quotidiano. Il bilancio idrico dipende dal mantenimento dell’equilibrio tra il volume d’acqua in entrata e quello in uscita dall’organismo. Lo si raggiunge solo… bevendo! La disidratazione diminuisce il volume plasmatico della cellule, l’attività cardiaca, la sudorazione, il flusso ematico cutaneo, la capacità di resistenza. In poche parole, tutti gli sforzi che si compiono per stare in forma, da un punto di vista del fitness, dell’alimentazione e della cura del corpo, potrebbero essere fortemente diminuiti dalla scarsa idratazione quotidiana. Bere poco e male, ovvero alimentarsi con succhi di frutta, vino, birra o bibite gassate e zuccherate, peggiora lo stato fisiologico ed organico, danneggia la funzionalità renale, aumenta la ritenzione idrica, in particolare nelle donne favorendo l’instaurarsi della cellulite, provoca secchezza della pelle, aumenta il deposito di radicali liberi e favorisce l’abbassamento delle difese immunitarie.

Parola d’ordine: bere poco e spesso.

Iniziare la giornata con uno o due bicchieri d’acqua a temperatura ambiente depura l’organismo e stimola l’attività diuretica dei reni dopo la lunga pausa notturna. È il miglior modo per “metterci in moto”, e dovremmo farlo subito, appena alzati, prima di ogni altra cosa.

Per continuare a idratarci correttamente, occorre bere regolarmente un bicchiere ogni ora, senza attendere che sia la sete a farci bere. L’acqua non fa mai male ed è un alimento a zero calorie. Solo ai pasti riduciamo le quantità, bevendo lo stretto necessario a idratare i cibi secchi. Bere poco durante i pasti significa non diluire i succhi gastrici, permettendo così a questi ultimi di svolgere al meglio la loro funzione digestiva.

Non bere meno di 1,5-2,5 litri di acqua naturale al giorno.

L’acqua è uno dei migliori strumenti per dimagrire, prima di tutto se prende il posto delle altre bevande, come quelle gassate, i succhi di frutta o gli alcolici, che sono una fonte nascosta di calorie. Si rivela poi un buon modo per diminuire l’appetito, donando un senso di sazietà che aiuta a non eccedere con gli spuntini extra-pasto.

Bere una buona quantità di acqua favorisce la diminuzione del rischio cardiaco: uno studio pubblicato nel maggio 2002 dall’American Journal of Epidemiology ha dimostrato che coloro che hanno bevuto più di 5 bicchieri di acqua al giorno hanno registrato il 41% di probabilità in meno di subire un infarto rispetto a coloro che bevevano meno di 2 bicchieri. Si sono ridotti inoltre drasticamente i casi di cancro del colon.

E allora, il nostro buon bicchiere di acqua all’ora si rivela un appuntamento importante per la salute. Rispettiamolo se ci vogliamo bene!


Scrittore: PAOLO SALVIOLI MARIANI, Operatore tecnico olistico, vice-presidente associazione di promozione sociale “Obiettivo Salute”

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