
Gli uccelli a cantare, gli alberi a fiorire, e forte sospirare.
La mancanza di forze viene particolarmente avvertita in questo cambio stagionale quando il nostro organismo si riattiva. I mesi più freddi sono finiti e con la primavera mutano l’orologio biologico, il metabolismo e di conseguenza i ritmi, che acquistano maggiore vitalità. Chi si è riposato e preparato quest’inverno? Ci sentiamo stanchi e spossati. Abbiamo bisogno di alcuni giorni, a volte alcune settimane, per riprenderci. Per superare tali momenti il consiglio è di fare attenzione allo stile di vita, evitare di andare a letto eccessivamente esausti o troppo tardi, mangiare frutta e verdura non cotte e bere tanta acqua. La nostra energia vitale è responsabile della nostra attività respiratoria e del processo del pensiero. Quando l’inerzia (dovuta alla stanchezza di questo periodo) entra nel nostro corpo e la nostra energia tra l’ombelico e la base della gola non funziona come dovrebbe, avvengono una riduzione dell’azione respiratoria, del processo del pensiero e del senso dell’olfatto. Queste tre azioni sono indispensabili per renderci esseri umani vibranti. Spetta a noi dare la giusta importanza a questa energia! Un medico può parlare di flusso sanguigno o funzioni ghiandolari, ma c’è qualcosa di ancora più profondo. Nel sistema non dovrebbero esserci blocchi: esistono passaggi vitali all’interno del corpo e se questi sono ostruiti, particolarmente nella regione della testa, mantenerci in uno stato esuberante è un grande sforzo.
Cosa bisogna fare per creare questo movimento all’interno del corpo? Respirare correttamente e consapevolmente ci fa fare il cambio di paradigma: attiva i fuochi digestivi e la circolazione sanguigna, i nutrimenti si diffondono nel corpo, i rifiuti vengono rimossi dal livello cellulare. Se arresti questo movimento vedrai il corpo non in grado di sostenere la vita: che il flusso sia pieno, limitato o intasato, il respiro deve essere tra la base della gola e l’ombelico, non deve espandere la parte inferiore della pancia. L’abitudine a respirare con tutta la pancia fa si che l’inerzia entri nel corpo, perché quando mangi certi tipi di cibo come i tuberi (le buonissime patate) si genera un gas che si scontra con l’energia vitale tra l’ombelico e la base della gola, così il livello di dinamismo nel sistema si abbassa. Per questo se studi, mediti o vuoi restare sveglio per lungo tempo non dovresti mangiare queste sostanze e consumare alimenti entro un’ora e mezzo dalla cottura: non importa quanto il cibo sia gustoso, dopo quattro ore dalla cottura inizia a sviluppare gas che entra in conflitto con la nostra attività respiratoria, diminuisce il processo del pensiero e il senso dell’olfatto, ci rende meno vibranti.
Eseguire alcuni massaggi può aiutare il corpo a rientrare in questa pulsazione: il massaggio è come oliare un ingranaggio che deve ripartire e, fatto con l’attenzione dovuta, permette all’individuo di contattare la propria energia, sentirne la pulsazione e disporla al proprio servizio.
Scrittrice: Ileana Conti.
