
Le vacanze e il sole sono ormai un lontano ricordo, le giornate hanno già iniziato ad accorciarsi e il lavoro ha ripreso i suoi soliti ritmi.
L’autunno è sicuramente una delle stagioni più romantiche dell’anno, poiché ci regala la sensazione di essere intrappolati in una tavolozza di colori. Giallo, arancione, rosso, verde, beige, marrone
e bordeaux: queste sono solo alcune delle meravigliose tonalità che colorano le prime giornate fredde. Le mille sfumature e gradazioniin cui possono declinarsi a volte creano paesaggi che ci lasciano davvero senza parole. Ma come ogni stagione, anche l’autunno porta con sé caratteristiche ben precise, a cui il nostro corpo deve nuovamente adattarsi.
La Medicina Tradizionale Cinese lo definisce come il “pomeriggio della vita”, associato alla fase che precede l’età senile.
Leggermente malinconico, quasi nostalgico, si configura come il periodo della riflessione, delle scelte consapevoli, del mettere da parte tutto ciò che potrà esserci utile ad affrontare la stagione più fredda. L’autunno è il periodo in cui si verifica il cosiddetto rovesciamento energetico, ovvero il momento in cui il massimo Yang, tipico dell’Estate e associato alla luce, al calore e alla dinamicità,
inverte la sua polarità diventando Yin, avviandosi cioè verso il buio, il freddo e la staticità, caratteristiche tipiche dell’Inverno.
Pertanto, è la fase dell’anno che deve essere dedicata al riposo e alla calma, alla riflessione e alla cura di tutto ciò che in inverno ci potrà servire, facendo attenzione a eliminare soprattutto tutto ciò
che riteniamo superfluo. È il periodo in cui dobbiamo rafforzare il nostro sistema immunitario per difenderci dall’inverno e dalle sue intemperie.
Per agevolare l’autunno in questi passaggi, è possibile focalizzare l’attenzione sull’elemento che, secondo la Medicina Tradizionale Cinese, lo caratterizza: il Metallo. Questo elemento è collegato a
un organo, il Polmone, e a un viscere, l’Intestino crasso, entrambi coinvolti nello scambio tra ambiente interno ed esterno. Il Polmone ha la funzione di assorbire dall’esterno l’aria pulita ma anche l’energia dell’ambiente, ed espellere l’aria consumata carica di tossine, mentre l’Intestino crasso termina il processo di assorbimento del cibo ed e l i m i n a fisicamente ed emozionalmente le impurità che abbiamo accumulato.
Entrambi quindi si occupano di conservare ciò che serve ed eliminare ciò che non è utile. La condizione maggiormente a u s p i c a b i l e , come in ogni caso, è quella in cui tutto lavori in equilibrio. Quando l’energia del meridiano di Polmone è in disequilibrio, può portare a uno stato di debolezza muscolare al livello delle braccia, stanchezza generalizzata, nonché a raffreddori, tracheiti e respirazione superficiale. Il Polmone, infatti, è associato al naso, alla gola, alla laringe e alla trachea.
Quando invece è l’energia del meridiano di Intestino crasso a essere in disequilibrio, essa potrebbe riflettersi nella difficoltà di comunicazione e di espressione emotiva di un individuo. Il disequilibrio potrebbe manifestarsi come eccesso di energia e quindi con episodi di diarrea o stitichezza, cefalea, rigidità del collo. Affinché si eviti che si possano formare blocchi di energia, che
determinerebbero un’instabilità sia nel corpo che nelle nostre emozioni, si può ricorrere allo Stretching energetico dei meridiani, armonizzando mente e corpo con l’elemento che domina la stagione. Lo stretching dei meridiani è una pratica dolce che ha lo scopo di allungare i canali energetici, detti anche meridiani, per far fluire liberamente l’energia vitale, quindi c’è bisogno di distenderli per donargli benessere e rilassamento.
È costituito da esercizi di allungamento che vanno sempre abbinati consapevolmente agli atti respiratori: in linea di massima, si inspira durante la fase di allungamento e si espira quando il muscolo è sotto stretching. Combinando la respirazione, il corpo si rilassa e aumenta il flusso sanguigno.
Scrittrice: Barbara Carducci
