Danni da bevande gassate e acidità!

Danni da bevande gassate e acidità!

Sappiamo che l’acqua è sempre la bevanda più consigliata da Medici e Operatori del settore benessere, per mantenere un buono stato di salute; e anche quando si parla di acqua, è un’ottima abitudine informarsi su che tipo di acqua stiamo bevendo, perché l’acqua in commercio non è tutta uguale, soprattutto se parliamo di acque minerali: Residuo fisso, livello di ph, minerali disciolti,
sono tutti elementi a cui non sempre facciamo caso quando scegliamo cosa bere; ma partiamo da un dato certo: ciò che troviamo imbottigliato in commercio, sia che si parli di bevande gassate
di ogni genere, integratori per sportivi, acque minerali gassate e persino alcune acque minerali naturali, hanno un livello di acidità preoccupante per la salute.

E più se ne fa uso, più cresce la necessità di correre ai ripari, alcalinizzando il corpo, per arginare i danni dati da un eccesso di acidi nel corpo, che sono la porta di accesso al processo di acidosi
tissutale, cioè il degenerarsi e l’invecchiamento precoce delle cellule.

Le bevande gassate sono “portatrici malsane di acido nel corpo”. Analisi scientifiche sulla composizione delle bevande in lattina, rilevano che il danno all’organismo deriva dall’eccessiva
presenza di zucchero e acidi, in particolare l’acido fosforico, sostanze che rubano ossigeno alle cellule, squilibrano i livelli di potassio, alterano i livelli di proteine del cervello, interagiscono con i succhi biliari preposti all’alcalinizzazione dei nutrienti, creano scompensi nell’equilibrio acidobasico dello stomaco; motivi sufficienti per predisporre il corpo ad una serie di sintomi e patologie inaspettate.

Si pensa che le bevande gassate siano in grado di acidificare il corpo e compromettere la funzionalità dell’organismo più del tabacco, conclamato nemico della salute. Colorate artificialmente e
apparentemente innocue, le bevande gassate presentano di norma un ph pari a 2,5 / 3, il che significa che stiamo bevendo dei liquidi, al di là delle varie marche, che sono puro acido.

I sintomi che derivano da questo costante processo di acidificazione sono:

  • Debolezza muscolare;
  • Abbassamento del potassio con conseguente disfunzionalità cardiaca;
  • Iperattività, data dalla presenza di caffeina, che sovreccita il Sistema Nervoso Centrale;
  • Corrosione dello smalto dei denti e delle ossa causato dall’eccessiva acidità
  • Indebolimento dell’apparato osseo e predisposizione all’osteoporosi;
  • Dipendenza dalle bevande stesse, che innalzando i livelli di dopamina, meglio conosciuto come “l’ormone del piacere”, ci mettono di buon umore ma ci rendono “schiavi” di una sostanza che
    procura un piacere fisico ma è molto dannosa, allo stesso modo delle droghe. E, come per le droghe, il piacere dura poco, ed è seguito da uno stato di stanchezza che porta a bere subito un’altra bevanda, creando così la perversa dipendenza di cui sopra;
  • Affaticamento di reni e fegato e possibili disfunzionalità degli organi stessi;
  • Sovrappeso, affaticamento del pancreas; gli zuccheri delle bevande sono detti  “semplici” e causano aumento del tasso di  glicemia nel sangue; il pancreas deve lavorare  molto, stressandosi,
    per produrre insulina ed abbassare il livello di glicemia che il sangue non può sostenere. Lo fa depositando gli zuccheri in  eccesso nelle cellule, con la conseguente causa di farci ingrassare e “stressare” oltre misura il pancreas;
  • Ritenzione idrica; oramai sappiamo che solo un’acqua pulita e “viva” e con un forte potere antiossidante, come l’acqua alcalina ionizzata, è in grado di catturare le scorie acide del corpo e
    farcele espellere. I rifiuti metabolici che rimangono nel corpo, ci gonfiano e ci fanno ingrassare.
  • Invecchiamento precoce della pelle e dei tessuti interni; torniamo sempre al tema dell’equilibrio acidobasico; compromesso dall’eccesso di acidi, favorisce la degenerazione delle cellule , e
    l’invecchiamento precoce.

È sconfortante constatare che, nonostante i danni recati da queste bevande, esse siano ancora parte integrante della nostra dieta quotidiana; soprattutto di quella dei bambini che, come sappiamo, amano solitamente tutto ciò che è dolce, colorato e gradevole per il palato. Quello che comunemente chiamiamo “acetone” nei bambini, altro non è che uno stato di acetonemia dato da eccessiva presenza di acidi grassi nell’organismo.

In alcuni Paesi come Finlandia, Francia e Norvegia, le bevande in lattina sono già tassate; in Italia si sta pensando di applicare lo stesso sistema. Anche se la soluzione migliore sarebbe smettere di bere bevande gassate per conservare un giusto equilibrio acidobasico del corpo e soprattutto dello stomaco, se proprio non possiamo farne a meno, dovremmo cercare di ridurne la dose giornaliera: pensiamo che per neutralizzare i danni dell’eccessivo zucchero presente nelle “adorate lattine” dovremmo bere qualcosa come 30 bicchieri di acqua alcalina.

Gli zuccheri, sottraendo ossigeno al sangue, ne compromettono tutte le funzioni, tra cui una delle più importanti: l’espulsione dei rifiuti acidi e il mantenimento dell’apparato cardio-circolatorio
attivo e pulito. Se siamo dei consumatori di bevande acide dovremmo contenere questa situazione limitandone l’assunzione e integrando la nostra dieta con cibi e bevande alcalinizzanti. Frutta e verdura, crude e sotto forma di succhi, acqua  alcalina ionizzata, proprio per le loro proprietà alcaline (e antiossidanti), possono ridurre i danni dati da uno stato di acidità insostenibile.

L’acqua alcalina ionizzata, inoltre, è particolarmente ricca di ossigeno che, come ricordato sopra, viene letteralmente “mangiato” dagli zuccheri. Assenza di ossigeno significa eccesso di acidità ed
eccesso di acidità significa ambiente predisposto a patologie.

Ricordiamo infine che l’acqua alcalina ionizzata idrata 7 volte di più rispetto alla normale acqua potabile o imbottigliata: presentando “cluster” di dimensioni ridotte è in grado di eliminare più efficacemente scorie acide, zuccheri in eccesso, ristagni metabolici causati da cibo manipolato e raffinato e da bevande con pH acido.

Abbiamo tutti gli strumenti necessari per iniziare a vivere una “vita alcalina”; e se vale ancora la regola che per stare in buona salute dobbiamo rispettare il corpo e tutelarne i processi fisiologici partendo da ciò che è fondamentale, allora iniziamo con l’abitudine di bere sano.

Faremo così del bene al nostro organismo, ma anche all’ambiente, evitando di buttare quell’enorme quantità di rifiuti costituita da bottiglie e lattine.

Perché il vero “GREEN”, il vero sistema ecosostenibile, inizia da noi.


Scrittore: Paolo Salvioli.

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