
Il pensiero è una facoltà esclusivamente umana che offre molteplici possibilità: si può ricordare un evento passato o immaginare di trovarsi in una situazione speciale, in un luogo diverso o con determinate persone.
Permette di anticipare qualcosa che si desidera creare e di richiamare situazioni passate.
Nessun’altra specie presente sul pianeta può pensare; per questo, è un grande dono. Ma a cosa pensano le persone e, soprattutto, sono consapevoli del potere di questa facoltà?
Nel pieno del ‘500, il filosofo Giordano Bruno affermava: “Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia”. Cosa significa? Come le emozioni, i pensieri hanno una loro manifestazione materiale, seppur sottile al punto che può essere difficile riconoscerla.
Il pensiero è generativo, è creativo, come affermavano già 4000 anni fa le Upanishad, testi vedici di dottrina arcana: “Siamo ciò che pensiamo e questo è l’eterno mistero”.
Tutti pensano, e ogni giorno un essere umano produce circa 70.000 pensieri, ovvero quasi 50 al minuto. L’attività del pensiero è legata al corpo mentale, il terzo corpo non visibile della costituzione energetica umana.
Se il pensiero è energia, esso influenza la vita di chi lo produce e di chi lo circonda. Generando pensieri tristi, pessimisti, di sfiducia o di paura, si crea una sorta di oscurità avvolgente che limita l’autentica espressione di sé.
Al contrario, il pensiero disciplinato e ben orientato genera gioia, entusiasmo, serenità e indirizza verso azioni costruttive. Purtroppo, la maggioranza delle persone tende a costruire pensieri negativi, talvolta di piccola portata, altre volte apocalittici.
Pensare che una persona cara possa subire un incidenteo un infortunio crea una forma energetica che viene indirizzata a quella persona, con effetti che non possono essere costruttivi.
Eppure, per molti, cambiare la direzione della propria attività mentale risulta difficile. La meditazione è uno strumento straordinario per disciplinare l’attività del pensiero. Rappresenta un’opportunità eccellente per migliorare la propria vita. L’oggi meditativo riguarda il Corpo Mentale Inferiore.
PASSO 5 – IL CORPO MENTALE INFERIORE E L’ENERGIA DEL PENSIERO (Puoi trovare tutte le informazioni di base sulla meditazione e sulla postura nel “passo uno”, pubblicato nell’autunno 2022).
Trova una posizione comoda, su una sedia o a terra. Concentrati sulla c o l o n n a vertebrale, assicurandoti che sia autonoma, libera e flessibile. Non è necessario appoggiarsi allo schienale. Ascolta il respiro, percependolo mentre entra ed esce, senza modificarlo. Osserva se è leggero o intenso, lento o veloce, e lascialo essere.
Semplicemente ascolta. Nel farlo, senti te stesso
diventare sempre più presente, in questo luogo, in questo momento. Il torace si espande… respira delicatamente.
Poi si espande anche l’addome. Quando espiri, l’addome si ritira, così come il torace. Rimanendo in contatto con i movimenti prodotti dal respiro.
Trova ora il punto in cui il respiro ti tocca. Può essere il contatto dell’aria sul naso o quando entra in gola. Oppure il sollevamento del torace o l’espansione dell’addome.
Scegli un solo punto e concentra la tua attenzione lì.
Nel frattempo, nota come il tuo corpo fisico si rilassa. I muscoli sono rilassati, mentre gli organi interni svolgono autonomamente le loro funzioni e la vita palpita in te.
Anche se sei immobile, il tuo corpo è pulsante di vita. In questa consapevolezza, riconosci la tua vitalità eterea che si espande dall’interno verso l’esterno sotto forma di luce viola o bianco-argentea.
La tua energia fluisce liberamente dentro e fuori di te. Espandi la tua percezione e percepisci l’ovoidale del corpo astrale, il veicolo dei tuoi sentimenti e delle tue emozioni. È un delicato rosa attraversato da striature pastello dei colori dell’arcobaleno.
Più le emozioni sono piacevoli, più il corpo astrale è fluido. Lascia che le emozioni si quietino, facendo spazio alla serenità.
Ora fatti una pausa e ascolta.
Senti i tuoi pensieri.
Non possiamo evitare di pensare: quando siamo svegli, produciamo quasi 50 pensieri al minuto. Alcuni sono positivi e orientati al bene, altri sono dinamici ma poco riposanti, nonostante siano positivi.
Ci sono anche quelli spiacevoli, legati a situazioni disagiate o generanti emozioni pesanti, come paure o ansie. Questi hanno un effetto destabilizzante, che si manifesta nel momento presente; li
viviamo come se stessero accadendo, poiché il pensiero è potente e immediato.
Risiedono nel nostro corpo mentale inferiore, il veicolo dei pensieri. Puoi percepire questo corpo mentale: è più ampio del corpo astrale, ha un ovoide più largo delle braccia aperte, talvolta
leggermente più piccolo o più grande.
È costituito da una brillante e delicata luce gialla. Osservalo per un attimo, percependo i tuoi pensieri.
Potresti imbatterti in altri colori legati a pensieri limitanti che danno un tono oscuro al mentale: sfumature di marrone o altri colori intensi indicano pensieri legati a varie forme di disagio. Giudicarli renderebbe solo più potenti questi pensieri, senza alcun beneficio. Pertanto, osserva questo spazio, accogli queste sfumature cupe e utilizzale come informazioni utili.
Senti come la tua mente si muove dentro e intorno a te, immaginando che sia come un fluido. Torna alla tua attenzione sul respiro, sul punto di contatto con il respiro.
Permetti ai pensieri più difficili di fluire attraverso il respiro; quando espiri, lascia che escano dal corpo mentale come un fumo scuro che si dissolve. Espirando, il fumo denso porta con sé
i pensieri che non ti servono più, liberando alcune aree del corpo mentale. Quando inspiri, sorridi e porta con te l’aria fresca e la vitalità c h e rinnovano le zone che hai liberato durante l’espirazione.
Questo allontana i vecchi pensieri limitanti e permette ai pensieri positivi di emergere gradualmente.
Continua a mantenere l’attenzione sul punto di contatto con il respiro finché i pensieri non si riequilibrano. Ora ascolta. Sii nella quiete. La mente è riposata e non ha più bisogno di produrre pensieri. Tu sei qui, ora, concentrato solo sul punto del respiro. Solo quello. Rimani in questa quiete per lcuni istanti, con il respiro, nel silenzio mentale.
Ora sai come calmare l’attività del pensiero. Puoi farlo ogni volta che lo ritieni necessario.Puoi anche scegliere di praticare questa meditazione al mattino, per dare una direzione costruttiva alla tua giornata. Ora lascia andare. Torna al tuo spazio di respiro abituale. Fai uno sbadiglio e poi stiracchiati delicatamente come un gatto, ritornando gradualmente alla realtà del momento presente.
Mantieni questa serenità interiore. Questo è il quinto passo. Hai esplorato il tuo corpo mentale inferiore e hai imparato che è il contenitore dei tuoi pensieri.
Sai che puoi concentrarti sul punto di contatto del respiro e che il respiro è lo strumento per placare i pensieri.
La consapevolezza della tua realtà mentale è ora parte della tua consapevolezza.
Scrittrice: Patrizia Rottigni.
