
Tutto ciò che ci circonda è scandito da un ritmo: l’universo, la terra, il tempo, la natura, le stagioni, il nostro corpo e il nostro respiro.
È il ritmo che muove il metabolismo e la connessione con il tutto: se osserviamo l’essere umano, possiamo notare che impara attraverso il ritmo. Per esempio i bambini, vivendo di ritmi, sono facilitati nell’apprendimento e nella loro evoluzione. Tutti i ritmi biologici del nostro organismo si integrano e ci donano salute, mentre la loro discordanza genera malattia. Se per esempio ho un passo veloce ma ritmato, mantengo armonia e procedo senza fatica; al contrario se il mio ritmo si dovesse spezzare e il mio passo rimanesse veloce, mi affaticherei tantissimo e ciò nuocerebbe alla mia salute.
La stessa cosa vale per il respiro: un moto uniformemente calibrato ci assorbe e ci interiorizza nel suo ritmo pendolare portandoci benessere, pace, armonia e forza, mentre se per qualche ragione la mente si identifica con una qualsiasi attività perde il contatto con l’orologio interno che regola i ritmi del nostro microcosmo e il tempo fugge via. Questo anonimo, sottile ritmo della propria vita è così costante che non può essere casuale: Il tempo è respiro, Gurdjieff disse ai suoi studenti, senza aggiungere altro.
Il ritmo respiratorio viene anche modificato dalle nostre emozioni: se siamo in preda all’angoscia la respirazione sarà aritmica e in caso di paura addirittura bloccata; se invece siamo calmi la nostra respirazione sarà lenta e regolare. Imparare a respirare con consapevolezza può essere un valido strumento per aiutare a ristabilire l’equilibrio nella mente e nel corpo. Mai come in questa stagione di passaggio dall’estate all’inverno la respirazione è di fondamentale importanza.
Sappiamo dalla Medicina Tradizionale Cinese che l’organo di competenza dell’autunno è il polmone, associato al viscere dell’intestino crasso. Per tonificarlo è necessario seguire i ritmi autunnali volti a prevenire stress e affaticamento, mangiare cibi di stagione, umidificare le vie respiratorie (evitando secchezza) e respirare correttamente. Proprio a tal proposito anche nella comunità medica vi è un crescente apprezzamento dell’impatto positivo che la respirazione profonda può avere sulla fisiologia, mente e corpo: riduzione di ansia, depressione e tristezza, quindi un significativo intervento sul sistema nervoso; stabilizzazione della pressione sanguigna; aumento dei livelli di energia; rilassamento muscolare; riduzione dei sentimenti di stress e sopraffazione.
Per eseguire la respirazione yogica rilassante in 4 fasi dobbiamo imparare un respiro controllato. L’espirazione dovrà essere silenziosa e senza interruzioni.
- Espirazione (Rechaka): fase principale della respirazione, in quanto non possiamo riempire un vaso se è ancora pieno, è proprio questa a condizionare l’inspiro e non il contrario. È molto importante quindi liberare in profondità la materia polmonare dell’aria impura, prima di immettervi aria fresca, altrimenti si mescolerebbe con quella che rimane nei polmoni mantenendo l’aria perennemente viziata.
- Ritenzione a polmoni vuoti (Bhaya kumbaka): successivamente all’espiro, percepiamo calma e pace trattenendo il respiro a vuoto dopo che tutta la muscolatura volontaria è stata rilassata. In questo momento si fa esperienza del rilassamento totale.
- Inspirazione completa in tre tempi (Puraka): l’addominale riempie la base dei polmoni, il diaframma si abbassa ritmicamente provocando un massaggio dolce e costante degli organi contenuti al suo interno (contribuendo al loro benessere) e l’addome si espande. Quella toracica riempie la parte centrale dei polmoni ma apporta un quantitativo d’aria minore rispetto a quella addominale. Quella clavicolare riempie l’apice dei polmoni ed è permessa grazie al sollevamento delle clavicole. L’inspirazione yogica completa accoglie i tre modi di inspirare e li integra in un movimento ampio e ritmico.
- Ritenzione a polmoni pieni (Antara khumbaka): dopo aver inspirato, tratteniamo il respiro a polmoni pieni.
Spesso cerchiamo l’oro ovunque: salute, benessere, longevità… attraverso chissà quale nuova cura e ricerca scientifica, mentre spesso le cose più preziose sono semplicemente dentro di noi.
Namastè Francesca
Con la respirazione yogica il corpo diventa forte e sano; il grasso superfluo scompare, il viso si fa luminoso, gli occhi scintillano, un fascino particolare emana da tutta la persona. La digestione si svolge con facilità. Il corpo si purifica interamente e la mente diviene calma, obbediente. La pratica costante apporta felicità e pace. Swami Sivananda
Scrittrice: Francesca Dell’Asta.
