
Il massaggio ayurveduco è il massaggio energetico per eccellenza: rigenera il corpo, agevola l’espansione del cuore, aumenta la consapevolezza di sé.
In primavera tutto si accende, si rigenera e si risveglia! Anche il nostro corpo lo fa, seguendo i ritmi naturali, recuperando le energie dopo un inverno letargico e affaticante. L’esplosione di colori vivaci, suoni melodiosi e profumi inebrianti stimola la nostra curiosità verso ciò che ci circonda, facendoci vivere sensazioni rigeneranti e rinvigorenti. L’attenzione si sposta dal mentale al nostro sé: ci sentiamo sempre più presenti a ogni respiro, i polmoni si ossigenano al meglio e il cuore si espande sempre di più regalandoci sensazioni di armonia, pace e vitalità. Questo processo naturale agevola l’esplorazione e il risveglio della nostra consapevolezza.
Anche un buon massaggio può sostenere, alimentare e potenziare questo processo, detossinando il corpo: le manovre Dei Monaci Erranti sono fluide e dal ritmo ben cadenzato, stimolano le circolazione sanguigna e linfatica, calmano la mente e amplificano l’effetto di presenza corporea. Durante questo massaggio il ricevente sposta l’attenzione dai pensieri ridondanti proprio alle manipolazioni, finché non riesce più a seguirle: data la velocità con cui si passa da movimenti lenti e profondi a leggeri e veloci, entra in un spazio di sensazioni senza pensieri in cui avverte bene il suo fisico e al contempo rilascia tutto il peso sul lettino, senza portare l’attenzione su una parte in particolare ma percependosi un tutt’uno. Raggiunge uno stato di rilassamento completo, una nicchia più profonda in cui è consapevole di sé. L’operatore usa inspirazione ed espirazione in modo appropriato, cercando di sincronizzarsi con il ritmo del ricevente e con il tipo di gesti effettuati. Inspirazione verso il cuore, espirazione verso le estremità. Questo aiuta sempre più il ricevente a sostare senza pensieri nello spazio interiore raggiunto, ad ascoltare le proprie esalazioni e diventare il respiro stesso. L’azione del tocco che non viene mai staccato, il calore dell’olio e delle mani stesse dell’operatore favoriscono la permanenza del ricevente in uno spazio di relax totale, raggiunto gradualmente, fino all’identificazione col respiro. Successivamente unendo l’azione di calore, velocità e presenza dell’operatore, riesce a distinguere solo l’espansione del cuore, come se ad ogni respiro il suo essere inglobasse anche tutto il resto del mondo intorno. Qualità come amorevolezza, saper accogliere, donare, si accentuano verso gli altri ma prima ancora verso sé. L’effetto finale del massaggio dei monaci erranti consiste nel beneficiare del potere dello spazio del cuore, sia durante l’ultima fase della sessione, sia nei giorni successivi. In questo frangente si stabilisce una connessione profonda tra operatore e ricevente, tra il ricevente e se stesso. La persona è cullata come se levitasse. Il corpo si predispone al naturale processo fisiologico di autoguarigione e inizia a prendere coscienza che in quello spazio vuoto, ma pieno di energia, c’è proprio lui stesso, energia cosciente in connessione con tutto il resto che esiste. Nei giorni successivi potrebbero verificarsi scioglimenti di tensioni somatizzate nelle articolazioni, sogni inediti, intuizioni e desideri di realizzare con creatività nuovi progetti.
Gli oli utilizzati sono importantissimi perché raggiungono l’epidermide in 60-65 secondi, il derma in 122 secondi, le vene in 160 secondi, il grasso posizionato sotto i muscoli in 225 secondi, le ossa tra 240 e 265 secondi. Si dice che a una persona che riceve regolarmente il massaggio con olio, il corpo non viene colpito dall’esposizione costante a incidenti o duro lavoro. Il fisico rimane morbido, forte, flessibile e bello. Tramite l’applicazione regolare del massaggio con olio la vecchiaia viene allontanata. Per questo è molto importante fare un sano lavoro in primavera in modo che il corpo in estate sia bellissimo e pronto a scoprirsi per ricevere la luce del sole.
Scrittrice: Ileana Conti
