No al peperoncino!

No al peperoncino!

Ogni anno, quando inizia la stagione invernale, arrivano nel mio studio persone con mani e piedi freddi a dirmi “io sono fatta così, ho sempre freddo anche quando gli altri stanno bene”. A parte la percezione personale però esistono diversi fattori che contribuiscono a renderci più sensibili al freddo: la Medicina Cinese e l’Ayurvedica ci insegnano che ogni persona ha una propria costituzione che influenza il temperamento, il livello energetico, il metabolismo, il nostro aspetto psicologico ed emozionale.

Da come siamo fatti dipendono le nostre reazioni verso l’esterno: se la nostra costituzione sarà più Acqua-Terra-Metallo sicuramente staremo meglio al caldo secco piuttosto che al freddo-umido, dove si sciolgono le costituzioni Fuoco-Legno. Anche chi soffre di disfunzioni tiroidee o ormonali patisce molto il freddo perché il metabolismo è lento, di conseguenza si acutizzano stanchezza e
affaticamento.

La digestione con difficile transito intestinale aumenta la sensazione di freddo perché tutto il nostro sangue viene attirato nell’intestino per aiutare gli organi in difficoltà, lasciando scoperte le zone distali (mani, piedi, naso) che si raffreddano.

Lo stress sembra scaldarci quando siamo in iperattività ma crea in realtà vasocostrizione, impedendo al sangue di scorrere tranquillamente. Idem alcool e fumo: sul momento sembrano intiepidire perché producono vasodilatazione, ma appena svanisce la sensazione (che dura pochissimo) si avverte più freddo di prima. Problemi di circolazione, anemia, carenze vitaminiche sono altre fonti dello stesso effetto.

Non potendo quindi alzare i riscaldamenti come possiamo aiutarci?

Cannella, chiodi di garofano, timo, cumino, zenzero e un poco di pepe sono alimenti che scaldano; anche la frutta secca ha un grande effetto sgelante fra un pasto e l’altro, al posto di una caramella. Da evitare invece il peperoncino, che convoglia calore per la digestione, ma poi lo disperde rapidamente. È sempre meglio non mangiare e bere cibi freddi di frigo perché indeboliscono i
reni.

Sarebbe inoltre opportuno evitare i latticini ed eventualmente mangiare solo formaggi stagionati. Frutti esotici e arance sono altrettanto responsabili del raffreddamento corporeo; da limitare il sale perché in questo periodo, in base a come reagisce con l’acqua, non aiuta a sostenere i reni. Preferibile al caffè, che vasocostringe, è un the roiboos. Alternare doccia calda a fredda agisce in modo benefico sulla circolazione: la prima da sola non aiuta a scaldarsi, mentre la seconda trasforma il grasso bianco, dannoso al nostro organismo, in grasso bruno, che contribuisce a
diminuire la sensazione di freddo.

I muscoli giocano un ruolo importantissimo, per cui arrivare in questo periodo tonici e ossigenati è di grande aiuto: se non lo avete fatto prima fuori all’aria aperta, vi tocca ora! L’esercizio fisico (un po’ di cyclette o qualche salto sulla pedana elastica) li riattiva e vi farà sentire meglio, soprattutto se svolgete un lavoro sedentario.

Il sonno è di vitale importanza: fare sane dormite aiuta tantissimo a sentirsi meglio. Esistono altresì massaggi mirati con oli caldi ayurvedici, specifici per le diverse costituzioni, che diminuiscono il sentore di freddo.

Consiglio “caldamente” il massaggio, soprattutto ai non più giovani, perché più si sale di età, più le modificazioni fisiologiche amplificano la sensazione di freddo a causa di rallentamento della circolazione, ridotta produzione di sebo, mancanza di contatto fisico ed emozionale.


Scrittrice: Ileana Conti.

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