Non mettere il cappotto ai tuoi capelli!

Ben ritrovata nel nostro spazio dove la protezione e la salute di cute e capelli sono la mia meravigliosa ossessione.

In autunno abbiamo rimesso in ordine ed equilibrio la pelle dopo la grande esposizione al sole e alle alte temperature.

Ora che arrivano i grandi freddi, cosa succede?

Se è da un po’ di tempo che ci stai seguendo, ti sarà chiaro che ogni stagione comporta una consapevolezza e una modifica di abitudini per la salute dei capelli.

Siamo soliti fare il cambio dell’armadio perché ci hanno insegnato che in inverno occorre variare tessuti e pesantezza degli abiti per riparare dal freddo il nostro corpo. Ci hanno educato a mettere sulla pelle creme più ricche per proteggerla dal vento gelido.

Le basse temperature, l’umidità, la pioggia, il vento, l’elettricità statica provocata dai berretti di lana comportano un notevole stress sui capelli, con forti ripercussioni sulla loro bellezza. In questa stagione infatti si irrigidiscono, si sfibrano, sono spesso opachi e pesanti.

Molto di frequente il nostro cuoio capelluto risulta più grasso del solito: questo accade perché l’adipe protegge il bulbo pilifero, il follicolo, in modo proporzionale rispetto allo stress delle condizioni esterne subite.

Diversamente dal pensiero comune, disporre di maggior grasso o sebo sulla pelle non sempre è sinonimo di scudo: in realtà risulta rischioso perché attira e trattiene l’inquinamento ambientale, come le pericolosissime polveri sottili che entrano e modificano i messaggi che le nostre cellule scambiano.

 

Purtroppo capita che in inverno anche il nostro sistema immunitario venga messo alla prova: se assumiamo farmaci e antinfluenzali dobbiamo essere consapevoli che potrebbero causare ai capelli assottigliamento e caduta perché aggiungono tossicità alle cellule del sistema immunitario situate nella pelle.

Inoltre il passaggio dall’umidità fredda esterna all’aria secca degli ambienti riscaldati intensifica la formazione di polveri, che inevitabilmente si accumulano nella pelle e stressano i capelli, resi incapaci di adattarsi a questi sbalzi di temperatura.

 

Tante persone pensano che lavare spesso pelle e capelli sia dannoso. In parte è vero: se si utilizzano prodotti delipidizzanti, ossia troppo aggressivi, il mantello idrolipidico ne risulterà danneggiato e solleciterà la ghiandola sebacea a produrre e secernere più sebo per ripristinare la protezione della pelle. Otterremo quindi capelli sempre più grassi, pesanti, opachi. Anche la ricerca ha stabilito che il 98% delle alterazioni sul cuoio capelluto e sulla pelle sono date da un’igiene non corretta, sregolata da cosmetici troppo prepotenti che indeboliscono la pelle, deteriorando il mantello idrolipidico. Se alteriamo questa sostanza andiamo a compromettere una fondamentale protezione antibatterica della nostra pelle, mettendone a rischio lo stato di salute.

Tuttavia, se da una parte lavare spesso con prodotti aggressivi crea danno, dall’altra lasciare depositata la tossicità prodotta dal corpo e assorbita dall’ambiente (come le pericolose polveri sottili) potrebbe causare uno scompenso ancora maggiore, in quanto si altera la comunicazione fra le cellule.

 

La nostra pelle è una porta di entrata al nostro organismo: tutto quello che noi applichiamo, anche in piccolissima parte, viene assorbito. È anche però una porta di uscita: insieme a intestino e reni ha il compito di eliminare ed espellere la tossicità acida prodotta dal nostro corpo. Oggi diventa quindi fondamentale considerare la pelle come una zona di frontiera, una zona di scambio di sostanze che entrano ed escono lasciando traccia e informazioni nelle nostre cellule. Il passaggio, lo scambio e la miscela di queste sostanze condiziona e influenza le nostre cellule, quindi i nostri follicoli, e di conseguenza la vita del capello.

 

Guardare alla pelle da una prospettiva diversa ci costringe ad assumere consapevolezza e abitudini diverse per preservare il nostro Benessere.

 

Al fine di mantenere una pelle sana occorre un metodo di igiene quotidiano che rimuova la tossicità senza impoverire la pelle dei sali minerali e delle vitamine; un metodo di igiene che preservi l’idratazione e la protezione del suo microbiota per garantire pelle sana, capelli forti e sani.

 

Il microbiota della pelle è il complesso di microrganismi che vivono in simbiosi all’interno della stessa, più o meno equivalente a quella che nell’intestino chiamiamo flora. Sebbene sia meno conosciuto, è parimenti complesso. Essi compongono un’unica struttura funzionale insieme ad altre superfici dell’organismo.

Il microbiota della pelle influenza la produzione di ormoni, neuromediatori e citochine che modulano le funzioni di organi e tessuti e, secondo alcuni, anche le emozioni. In particolare ricopre un ruolo importante nella maturazione e nel mantenimento del ricambio dei cheratinociti, il tipo cellulare più abbondante nell’epidermide. Si trova fra ambiente e cellule della pelle e del sistema immunitario, il che lo espone sia agli effetti dell’ambiente esterno, sia alle abitudini dell’individuo.

L’ambiente sempre più “costruito” e la progressiva perdita della diversità biologica e del contatto con la natura hanno contribuito a limitare la composizione del microbiota della pelle. Questo potrebbe contribuire allo sviluppo di alterazioni del sistema immunitario all’origine di molte delle più comuni malattie, sia localizzate su questo tessuto, sia diffuse ad altri organi e apparati.

I momenti cruciali per il rischio di compromettere il microbiota si situano nei primi bagni dei neonati, e nell’uso di saponi e detergenti. Durante le fasi successive della vita, il contatto con gli animali, il gioco all’aria aperta e l’alimentazione giocano un ruolo importante nel determinare composizione ed equilibrio del microbiota della pelle. Alterazioni di quest’ultimo sono state poste in relazione sia con malattie della cute che con patologie infiammatorie generalizzate, come varie forme di acne, psoriasi, eczemi e patologie allergiche.

Sebbene quindi tradizionalmente la pelle sia vista come l’estrema linea di contatto fra l’organismo e l’ambiente circostante, le scoperte riguardanti l’ecosistema che “abita” questo tessuto stanno modificando tale concetto.

 

Alla luce di queste informazioni appare imprescindibile che per mantenere una pelle sana occorre preservare microbiota e film idrolipidico attraverso un metodo di igiene quotidiano che rimuova la tossicità senza impoverire la pelle dei sali minerali e delle vitamine.

I cosmetici tradizionali sono un palliativo che nel tempo rischia di peggiorare il sistema pelle, compromettendo la salute di tutto il nostro organismo. Al contrario il Metodo Relisìr restituisce ai capelli la vitalità e l’energia che meritano, cancellando il segno del tempo e dei trattamenti non corretti che li hanno sfibrati ed invecchiati, proteggendo la salute della tua pelle. Con il nostro lavoro abbiamo la consapevolezza di non essere “neutri” sulla pelle delle persone, per questo ogni servizio o trattamento proposto trasmette Etica, Responsabilità e Sicurezza. Nel nostro Salone la Protezione, il Benessere e la Salute di cute e capelli sono messe al primo piano per ottenere un risultato di reale Bellezza.

 

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