
Siamo in autunno, la stagione del Polmone, che porta con sé introspezione e contenimento. Nel contesto taoista, il Polmone è rappresentato come un “Baldacchino Splendente”, sovrastante tutti gli altri organi e circondante il Cuore, considerato come l’imperatore. Lo Spirito del Polmone è il “Po”, uno spirito di conservazione noto in Occidente come “istinto di sopravvivenza”, ma questa definizione è una semplificazione di un concetto ampio e affascinante.
Il “Po” valuta se abbiamo le risorse necessarie per compiere un’azione; senza il suo consenso, gli altri organi non possono procedere in quanto agire senza mezzi adeguati sarebbe dannoso per il corpo. La funzione principale del Polmone è assicurare che l’energia sia disponibile, raccogliendola e distribuendola in tutte le direzioni attraverso la respirazione, sia quella esterna che una forma di respirazione interna.
I processi digestivi e respiratori sono strettamente interconnessi, come evidenziato dal processo di produzione di energia cellulare, noto come respirazione cellulare. La qualità dell’energia prodotta dipende dagli alimenti ingeriti, i quali influenzano l’efficienza delle cellule attraverso gli scambi tra l’interno e l’esterno, e quindi dalla purezza della matrice extracellulare in cui sono immerse.
Nella medicina cinese, la produzione di “qi” (energia) è il risultato dell’estrazione delle essenze degli alimenti “gu qi” e dell’acquisizione dell’energia celeste “tian qi”, spesso tradotta come “aria”. Qui, “aria” comprende non solo gas ma anche tutte le influenze celesti e tutto ciò con cui entriamo in contatto, come parole, persone e il nostro mondo interno di emozioni e pensieri.
Il Polmone gestisce anche le relazioni, mentre il nostro “qi” è espressione del nostro comportamento, del nostro modo di manifestarci, di muoverci. La consapevolezza e la cultura giocano ruoli fondamentali. Il sangue è il risultato delle numerose trasformazioni di “qi”, passando attraverso i polmoni, il cuore e i reni.
Quello che introiamo influisce quindi direttamente sulla nostra costituzione, poiché energia e materia sono due aspetti della stessa esistenza, mai separati. Il nutrimento non riguarda solo il cibo, ma tutto ciò che incorporiamo: film, libri, parole, gesti, abbracci, esperienze. Tutto ciò ci nutre poiché entrando in contatto con l’ambiente, non possiamo scegliere cosa respirare, ma possiamo influenzare l’ambiente che respiriamo. Questa è la nostra responsabilità verso noi stessi.
Allo stesso modo, possiamo scegliere quale ambiente nutrire e come nutrirlo, maggiore è l’impegno quando l’ambiente è sfavorevole. Questa è la responsabilità verso gli altri, verso l’ambiente, verso la Terra e l’Universo. Il nostro nutrimento cambia noi stessi, la nostra vita e il mondo, boccone dopo boccone. La respirazione è fondamentale per il nutrimento sottile e per rilasciare scorie e tensioni, ma anche per esprimere gratitudine. Siamo ciò che scegliamo di essere. Possiamo migliorare il mondo migliorandoci attraverso scelte consapevoli riguardo all’alimentazione e a ciò che trasmettiamo attraverso il nostro essere. Siamo il riflesso dell’Universo che scegliamo di manifestare.
Infine, poiché l’aria è uno stato dell’acqua, essa è un campo informato. L’Universo ci attraversa, e quindi la nostra scelta influisce sulla manifestazione di parte dell’Universo attraverso noi stessi.
