
L’estate 2021 è alle porte! Dopo un inizio anno veramente difficile ci apprestiamo ad affrontare una nuova stagione, forse più consapevoli di prima.
Periodo del caldo e delle vacanze, l’estate può essere concettualmente paragonata all’apice della vita e delle energie.
Proprio perché siamo in forze e spinti a uscire di casa, oltre a fare una bella vacanza possiamo sfruttare le giornate lunghe e calde svolgendo un tipo di meditazione chiamato Mindfulness.
Derivante dal Buddismo, il suo creatore Jon Kabat-Zin lo definisce una modalità di prestare attenzione, momento per momento, nel qui e ora, in modo intenzionale e non giudicante, a tutte le esperienze interne ed esterne che si verificano.
L’elemento centrale dell’esercizio è infatti il non-giudizio.
A parte l’uso clinico, possiamo considerare la Mindfulness come una serie di pratiche basate sul respiro per rompere il circolo vizioso dell’ansia, dello stress e dell’infelicità.
Dunque è anche un’ottimo strumento anti-Covid per il nostro sistema immunitario e la gestione degli stati negativi. Non si tratta di una tecnica di rilassamento fine a se stessa, bensì di un mezzo per imparare a rimanere centrati nel qui ed ora, per vivere appieno il momento presente.
Innumerevoli sono gli studi scientifici sull’efficacia della Mindfulness, strumento dalla storia millenaria che si adatta ancora benissimo ai contesti attuali ed è praticabile in ogni luogo, molto efficace oltretutto per allenare la coscienza.
Si è distinto negli ultimi anni come metodo per gestire le emozioni prestando attenzione al nascere di pensieri spiacevoli, che contribuiscono al malessere della persona.
La consapevolezza dei propri contenuti emotivi, mentali e delle abitudini disfunzionali permette di cogliere l’opportunità di cambiarli.
L’osservazione di ciò che accade, momento dopo momento e senza giudizio, permette di non identificarsi in emozioni e/o pensieri negativi, bensì di accoglierli e lasciarli andare.
Tutti noi viviamo in due mondi: il primo è quello reale dei cinque sensi, della presenza nell’adesso del nostro corpo, dell’ascolto del nostro respiro, ovvero di quello in cui stiamo semplicemente leggendo queste parole.
Il secondo è il mondo mentale: quello delle recriminazioni o delle proiezioni nel passato, così come delle preoccupazioni o proiezioni nel futuro.
Vivere nel momento presente ci premette di ancorarci nel solo momento che veramente esiste: l’adesso, in quanto il passato non c’è più e il futuro deve ancora arrivare.
Eppure per tante persone il passato esiste eccome, in quanto condiziona le scelte attuali e in alcuni casi anche il proprio benessere.
D’altronde la cultura dominante in cui abitiamo ci spinge a considerare il passato sempre vivo e dominante, specie per chi ha difficoltà a fare pace con le proprie memorie.
La Mindfulness è quindi una vera e propria filosofia di vita riassumibile in cinque fasi: Respira; Accogli; Osserva; Non giudicare; Lascia andare.
Siccome la sua base è la respirazione, connettiamoci spesso al nostro respiro attraverso il diaframma, ad occhi chiusi e tenendo le mani appoggiate sulla pancia.
Iniziamo o incrementiamo l’osservazione dei nostri pensieri, come se diventassimo un cervello neutrale che osserva se stesso durante il funzionamento; come se fossimo spettatori al cinema di ciò che la mente proietta sullo schermo della realtà.
Ogni passo ci avvicina a un livello superiore di consapevolezza.
Scrittore: Dr Andrea Giuffredi
