Scegliere di star bene.

Scegliere di star bene

Noi siamo gli unici artefici del nostro cambiamento.

Ora una parte di noi è in letargo, quindi possiamo lavorare fino a primavera per risistemare la nostra energia vitale che, come nelle piante, è in grande, silenziosa attività.

L’energia vitale è sete di vita, dipende da noi e segue l’attenzione su cui mettiamo lo sguardo.

La buona vitalità è mutabile e deve essere in giusta quantità: mai troppa, né troppo poca.

Le situazioni e gli eventi sono neutri: prendono il significato che vi diamo.

Quando concentriamo l’attenzione su ciò che non funziona intorno (e in questi ultimi 2 anni ne abbiamo viste di tutti i colori!) ingigantiamo per certo ogni fatto in cui incappiamo. Il flusso che si forma produce un effetto dentro di noi. Occorre quindi focalizzarsi sugli obiettivi e sulle scelte che creiamo e vogliamo concretizzare: devono essere chiari, ben formati nei minimi particolari e con un tempo preciso per essere realizzati.

È esattamente come quando entriamo in acqua ben attrezzati con muta, pinne, maschera e boccaglio per andare a guardare, in snorkeling, le meraviglie della natura marina sottostante, seguendo la corrente per fare meno fatica, decidendo prima in quanto tempo percorreremo il tratto che sarà entusiasmante.

Spesso i miei clienti mi dicono che non sanno nuotare, che le correnti possono essere  violente e l’acqua fredda, quindi non entrerebbero mai in acqua. Il mio ruolo è quello di insegnare loro a nuotare ed accompagnarli a vedere. Quando si vede davvero, si crea.

Ecco cosa succede nella nostra mente quando non siamo ben  centrati in noi stessi: le nostre convinzioni familiari, educative, esperienziali ci portano a dare interpretazioni alle cose che scatenano reazioni emotive immediate, ci fanno creare pensieri, ci conducono a un’azione spesso solo impulsiva, ad esempio, alla paura o alla rabbia.

Succede in pochi secondi, involontariamente, in quanto tutto parte dal nostro cervello!

Per questo motivo uso tecniche, anche molto semplici, utili a cambiare la direzionedel vissuto della persona.

Ogni volta scaturiscono progetti nuovi, vincenti, con scelte appropriate, spesso mai considerate o valutate precedentemente. Noi scegliamo sempre anche quando decidiamo di non scegliere. Spetta sempre a noi comprendere questa meravigliosa consapevolezza che rappresenta la pila accesa per vedere bene gli obiettivi che vogliamo perseguire.

Vi descrivo un esempio che uso spesso anche per me. Servono pochi minuti, allenandosi regolarmente. Porto o faccio portare l’energia su alte frequenze, ricordando ed immaginando un momento della mia vita fantastico, in cui ero veramente felice e spensierata: scherzavo, giocavo, viaggiavo.

Torno esattamente in quel momento e rivivo l’esperienza in tutti i particolari fisici (cinestesici), visivi, auditivi: ad occhi chiusi mi domando cosa vedo intorno a me, come mi vedo, come sono vestita/o, come mi sento, cosa sento intorno a me e dentro di me: musica, suoni, parole, canzoni…

Rendo tutto profondamente mio, imprimendo questa  magnifica energia che ne deriva in tutto il corpo, nelle cellule, e la espando con l’immaginazione.

Diffondo la meraviglia in cui sono di nuovo dentro, percependo concretamente che l’ho ricreata per me. Al termine dell’esercizio mi sento rinnovata.

Per il cervello l’immaginazione e la realtà sono la stessa cosa: non mettiamo quindi mai limiti alla nostra immaginazione!

Decidiamo di farlo diventare un esercizio quotidiano, per  veicolare l’energia positiva in ogni nostra parte. La giornata comincia in modo nuovo, qualsiasi situazione dovremo vivere.

Dedichiamo ogni giorno anche  alla cura della gratitudine: tutte le mattina, prima di uscire di casa, pensiamo a tre cose della nostra vita cui siamo grati, fosse anche “solo” aver aperto gli
occhi, respirato e potuto fare colazione. Programmiamo anche solamente solamente un unico obiettivo, ben formato, espresso in positivo ed ecologico per noi e chi ci sta accanto: è molto
importante che, mentre lo realizziamo, da esso derivi sempre il benessere per chi sta con noi nella quotidianità.

Proviamo ogni giorno a fare cose diverse dal solito: cambiare strada per andare al lavoro, vestirci sempre di un bel sorriso verso noi stessi e guardando gli altri…

Il cervello e la mente hanno bisogno ogni giorno delle nostre risorse.

Buona vita a noi!


Scrittrice: Cristina Pietrantonio.

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